Con il passare del tempo e con l’evolversi della società molti aspetti legati alla quotidianità sono man mano cambiati ed in relazione agli stessi, sono a poco a poco cambiate anche le abitudini. A tal proposito, preme sottolineare che anche gli oggetti la cui nascita è da ricercare in tempi ormai andati, sono stati man mano modificati ed hanno seguito questo incessante vortice di trasformazione.
Soffermando la nostra attenzione sulla sedia, elemento a noi così vicino da sempre, andremo a vedere che nel tempo ha subito delle variazioni legate alla sua ergonomia, per far si che potesse rendere la sua prestazione davvero ottimizzata in relazione alla funzione che andrà ad assolvere. Ci troviamo oggi a vivere in una realtà che anche per quanto riguarda l’aspetto lavorativo, ci “costringe” a stare seduti per moltissime ore nell’arco della giornata.
Quindi si è sentita l’esigenza di creare delle tipologie di sedie che seguono delle regole ben precise atte a favorire il nostro benessere. Moltissimi studi sono stati fatti in relazione a quale sia la giusta postura e quindi la relativa inclinazione dello schienale della sedia stessa per far si che essa risulti confortevole e si adatti perfettamente al nostro corpo.
Il problema degli schienali sta nel fatto che per molte tipologie la sua inclinazione è di 12°, ed è uno dei motivi per cui nonostante le sedie siano dotate di imbottiture delle più particolari, chi ne fa uso, ha sempre quel fastidiosissimo mal di schiena. Un’angolatura del genere non è adatta ad uno schienale in quanto non fa in modo che il corpo aderisca bene allo stesso, generando così un movimento verso il basso per trovare un senso di comodità. Questa tipologia di inclinatura non è delle migliori e non favorisce di certo il benessere, che va ricercato e trovato invece in delle tipologie di sedie in cui lo schienale della stessa è inserito perfettamente nella seduta, ovviamente dopo essere stato adeguatamente sagomato.
Usare sedie di questo genere farà si che il nostro corpo goda di un’ottima postura con relativo allontanamento di tutte quelle sintomatologie legate invece ad una postura non corretta. Trovando oggi in commercio migliaia di tipologie di sedie, dovremmo in relazione a quanto detto, essere molto attenti nella scelta di una sedia da lavoro o perché no anche di una sedia per utilizzo domestico, che rientri comunque in quei canoni che sono l’abc dell’ergonomia.
Oltre a questo non indifferente aspetto, dovremmo cercare di capire quali sono le altre caratteristiche legate sempre al fattore ergonomico. L’attenzione va anche posta in relazione alla sua altezza, che se riferita ad una sedia da lavoro dovrà essere regolabile, ma anche alla larghezza della seduta che non può e non deve essere uguale per tutti date le diverse tipologie di utenti che andranno ad usarla.
Ma ancora per le sedie dotate di imbottitura, dovremmo essere attenti anche nella scelta del materiale, di cui andrebbero privilegiati quelli di origine naturale che permettono e facilitano la traspirazione senza incappare nella fastidiosa sensazione di rimanere “attaccati” alla sedia stessa.
Altra caratteristica da ricercare nella scelta di una sedia che si definisca ergonomica è quella relativa all’inclinazione della seduta che deve essere realizzata in modo che si possa allargare l’angolo che si forma tra braccia e schiena, che eviterà di farci assumere una posizione sbagliata (la famosa tendenza ad “ingobbirsi”).
Attenzione anche nel ricercare quei modelli appartenenti alla categoria delle sedie troppo comode. La troppa comodità, anche in fase iniziale, spesso è indice di difetto, in special modo se si parla di sedie ad uso lavoro.