Parlando dei tappeti abbiamo potuto certamente notare quanto possa essere importante soffermarci sulla questione relativa alla sua igiene e pulizia. Come abbiamo detto i tappeti rientrano nella categoria di quei complementi d’arredo usati spesso e volentieri dai più piccoli e come tale bisogna davvero soffermarci su questo aspetto e vedere come igienizzarli al meglio senza che lo stesso di possa rovinare.
I tappeti in generale, essendo comunque presenti in molti ambienti delle nostre case a partire dall’ingresso ed a seguire in soggiorno ed ancora nelle camere da letto, incorreranno senza ombra di dubbio nel rischio di essere macchiati e quindi sporcati da una o da un’altra cosa, ma non solo.
Sempre in tema di igiene bisogna stare molto attenti alla questione relativa agli acari che si annidano con estrema facilità tra le fibre di cui lo stesso è composto, generando quindi un rischio per chi si trovasse tra i suoi utilizzatori a soffrire di qualche tipo di allergia.
Sappiamo benissimo che esistono moltissime tipologie di tappeti ma oggi punteremo la nostra attenzione sulla tipologia dei tappeti persiani ed ai relativi metodi di lavaggio. Il tappeto persiano in se per se, appartiene a quella categoria di tappeti “costosi” e come tale va prestata molta attenzione a tal proposito. Spesso si ricorre per la pulizia dei tappeti ai famosissimi rimedi fai da te, tramandati dalla nonna od ancora peggio inventati tramite tentativi, ma spesso e volentieri ci accorgiamo che questi metodi si dimostrano dei veri e propri bluff e che otterremo come effetto solo quello di rovinarli.
Il lavaggio di un tappeto, data la sua composizione, va accuratamente studiato e vagliato nei minimi dettagli onde evitare di ottenere l’effetto contrario. A tal proposito potremo scegliere se affidare il nostro tappeto e la relativa pulizia a delle ditte specializzate che certamente sapranno come trattarlo o se vagliare l’ipotesi di effettuare il lavaggio a casa. Se opteremo per la seconda ipotesi dovremmo allora seguire delle regole ben precise che ci permetteranno a fine lavoro di avere un tappeto pulito ma non rovinato.
In dettaglio dovremo fare attenzione a non usare dei detergenti che non siano troppo aggressivi in quanto si dimostrano letali e rappresentano la causa primaria per cui un tappeto sia rovinato. La domanda che ci siamo posti riguardo all’utilizzo o meno di acqua per il loro lavaggio può avere un riscontro positivo. L’acqua unita ad aceto ad esempio, si dimostra una fedele alleata in tema di pulizia di tappeti.
Ciò che ci occorre è quindi acqua e aceto bianco diluito nella stessa, ed una piccola spazzola a setole morbide o un panno che serviranno a spazzolare il tappeto. Di solito basta una sola passata ma se le incrostazioni dovessero essere più consistenti l’operazione va ripetuta.
Nella successiva fase di risciacquo, vedremo ancora la presenza dell’acqua stavolta senza nessuna aggiunta. A fine lavaggio potremo asciugare il nostro tappeto in maniera del tutto naturale e fare attenzione all’esposizione diretta ai raggi del sole che se troppo forti possono danneggiare il tappeto e fare sbiadire i colori.